Conflitto pericoloso tra Bce e Fed
Di Carlo Pelanda
Molti segnali indicano che la crisi finanziaria/bancaria sia più grave, che il peggio non sia ancora arrivato e che, soprattutto, ci sia uno destabilizzante conflitto tra Bce e Fed.
L’America è
nei guai, ma anche l’Europa ha buchi. SocGen ha
comunicato che un suo broker disonesto le ha fatto perdere ben 5 miliardi, ma
ciò sembra una copertura per giustificare perdite “strutturali”. Il sistema
bancario francese potrebbe avere perdite nascoste pari al 15-20% della sua
capitalizzazione. Alcune banche tedesche dissestate verranno di fatto rinazionalizzate, in silenzio. Il sistema bancario
spagnolo, molto esposto alla crisi del mercato immobiliare, sta reperendo
liquidità con riservato affanno. Quello italiano, pur sano, ha comunque
ritirato decine di miliardi dai fondi di investimento. Se si fa una
correlazione, pur deproporzionalizzata, tra liquidità
fornita dalla Bce alle banche l’estate scorsa ed
entità delle perdite finora emerse si trova che molti e grossi guai restano
nascosti. Le autorità monetarie ed i governi tacciono, in America, Europa ed
altrove, per evitare che la crisi di fiducia contagi il credito al consumo ed
altre forme di finanza collateralizzata in quanto ciò
creerebbe una crisi bancaria globale incontenibile. Questa rubrica comprende e
tace a sua volta ulteriori dettagli per responsabilità. Ma il silenzio non
basterà a convincere il mercato che il peggio sia passato o sarà evitato. Sarà
rassicurato solo dall’ingaggio diretto del “prestatore di ultima istanza”.
Carlo Pelanda